sabato, settembre 01, 2007

La barca dei folli!

Il più grande concerto mancato della storia Prima puntata

Era una calda sera di giugno, resa ancora più calda dalla massa impazzita per gli Zero Assoluto che si accalcava in piazza e nel bar (ne approfitto per fare pubblicità occulta: Bar Agò). Quella sera avevo fatto un enorme sacrificio a lavorare al bar, non tanto per il lavoro frenetico quanto per il fatto che lavorando in piazza ero costretta a subirmi i famosissimi Zero Assoluto e a vedere tutto il popolo dei teenagers e non, strapparsi i capelli per i loro idoli e sventolare i nastri con le facce di Thomas e Mattia comprati da un vecchietto napoletano soddisfattissimo dei suoi affari… mentre riprendevo fiato fuori dal locale, pensavo angosciata all’Heineken Jammin Festival che si sarebbe svolto dopo due giorni a Venezia, eh sì, perché quest’anno avevano scelto una città un po’ più lontana di Imola! Mi veniva da piangere non avendo né un folle che mi accompagnasse né gli euri necessari. Ma ecco che Gino torna ad accendere la speranza. Mi dice infatti che Bud, Nello e Shak avevano vinto i biglietti per i Pearl Jam a Venezia e che sarebbero partiti venerdì. C’era un posto in macchina per me. Quindi ecco risolto il primo problema… ma gli euri? Oh che stupida, avevo lavorato! Il mio sogno in realtà era quello di vedere gli Smashing Pumpkins il giorno dopo, ma non ero ancora sicura che saremmo rimasti due giorni, comunque sono corsa subito da Bud assillandolo e dicendogli che sì, sarei andata anch’io a tutti i costi. Ci siamo messi d’accordo per la partenza; ci saremmo incontrati venerdì mattina da Ago alle 8.00. Naturalmente sono stata l’unica cogliona a presentarmi all’orario stabilito e dopo circa due ore è arrivato anche Shak super entusiasta con i suoi soliti occhi alla “Hello Spank”. Dopo 5-6 vasche incontriamo finalmente il resto della “Barca dei folli”: Giaino, Bud e il fan dei Pearl Jam più accanito del mondo, Nello. Finalmente, con circa quattro ore di ritardo siamo partiti. Come unica ragazza del gruppo ho preteso e ottenuto il posto davanti senza che nessuno fiatasse (come è vero che come unica ragazza ho dovuto scrivere il resoconto di questo assurdo viaggio…); è così che è cominciata l’epopea… alla prossima puntata.

Emme

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