giovedì, dicembre 25, 2008

A NATALE REGALA UN RIFIUTO: E' PER SEMPRE

L’amministrazione Scatena non esiste più, ma ha lasciato la sua scia regalando al nostro territorio una delle discariche più grandi di tutto l’Abruzzo. Con un’operazione a dir poco sciagurata gli ormai ex amministratori hanno svenduto il nostro territorio con il solo intento di far cassa e senza tener minimamente conto di quelle che possono essere le conseguenze sui terreni e sulla popolazione. Per fortuna, leggendo le carte del contratto con la ditta appaltatrice è emerso più di qualche dubbio sulla regolarità del progetto e si è formato un comitato di cittadini (attivo per il momento soprattutto a Cese e a Corcumello) che si sta battendo a livello legale per cercare di bloccare l’ampliamento. Nei due piccoli centri è già iniziata una raccolta firme che sta ottenendo buoni risultati, noi cominciamo stasera a farlo per far sentire la nostra voce, quella che nessuno ha voluto ascoltare prima di prendere decisioni che riguardano il nostro sano vivere e la nostra salute…

Ah sì, vi starete chiedendo cos’è questa foto. Be’, l’immagine in questione è stata scattata sulla strada che porta alla Renga e quello al centro è AMIANTO… Buon Natale!

PS: per chi sta aspettando il nostro solito gadget natalizio… quest’anno abbiamo voluto stupirvi con effetti speciali! Riceverete in dono da noi medesimi nientepopodimeno che: UN ABBRACCIO!

Chiedete e vi sarà dato!

NON TUTTE LE CIAMBELLE RIESCONO COL BUCO

Con la solita scusa che mi sentivo i dolorini alle ossa e che probabilmente mi stava salendo la febbre, riuscii ad evitare il tradizionale giro per negozi natalizio. Mia sorella erano almeno 6 mesi che non parlava d'altro: per lei il natale era la festa in cui tutti erano più buoni e ben facili da convincere a comprargli un game boy nuovo. Piagniucolava, mi tirava per la manica del pigiama e mi diceva “dai ti prego, andiamo a comprare i regaliiiii”.

Mi dispiaceva darle dispiacere, ma i luoghi dello shopping avrebbero tirato fuori il mio lato oscuro e non volevo che lei lo vedesse e ne rimanesse shockata... o peggio ancora ammirata.

“Mi spiace Clara, ma non posso, con il freddo che fa fuori forse è meglio se me ne sto al calduccio” lei mi lasciò di scatto e seccamente mi disse “stupido!”. Era sinceramente dispiaciuta che non andassi anche io, ma gli sarebbe passato tutto appena avrebbe visto le vetrine dei negozi piene di cianfrusaglie e luccicanti giocattoli. Mia madre mi guardò storto e con voce rassegnata mi disse “mi raccomando, ogni tanto metti un pezzo di legna al fuoco...” “sì sì mà, non ti preoccupare...”

Appena se ne furono andati entrai in camera e presi la scatola nera da sotto il letto, quella che badavo bene a tener sempre chiusa a chiave. Non potevo aprirla spesso, perché c'era sempre qualcuno a casa, e per godermi appieno quel raro momento, mi accessi un sigaro. La scatola era piena di ricordini delle mie scorribande notturne. Rimasi lì ad ammirarli e tra una boccata e l'altra di sigaro li tirai fuori. Me li rigiravo tra le mani, li annusavo ed era come se rivivessi uno ad uno quei momenti. La lingua di Alex era ormai un pomodorino secco, ma odorava ancora di orrore e non resistetti alla tentazione di mettermela in bocca. Mi guardai allo specchio e mi venne in mente la famosa foto di Einstein che fa la linguaccia. Mi venne da ridere e finì che ingoiai quella maledetta lingua. Corsi in cucina e me la feci scendere meglio con un bel bicchiere di latte intero. Poi dalla scatola estrassi il più bello dei miei trofei: un bitorzoluto dito medio. Era il bitorzoluto dito medio di Babbo Natale ed era il dito cui era solito grattarsi il buco del culo. Quel lurido porco cacava e non si puliva mai bene e il culo oltre che prudergli doveva puzzargli da schifo. Penserete che uno come babbo natale, uno che fa “oh oh” ai bambini, che la notte di natale porta regali a destra e a manca, non si meriti di finire impalato e amputato a più parti... ma uno che impacchetta i regali di natale con le mani che gli puzzano di merda, cari miei, una fine atroce se la merita eccome!

Sentii la macchina dei miei avvicinarsi al viale, richiusi in tutta fretta i miei cimeli dentro la scatola ed aprii la finestra per far uscire la puzza di fumo.

Clara mi venne incontro tutta raggiante, la presi in braccio e lei tutta eccitata mi mostrò il suo nuovo game boy rosso fiammante. “Che bello!” gli dissi, poi lei che per l'eccitazione ancora non diceva un parola estrasse una foto dalla tasca del cappottino. Mi disse “guarda guarda, mi sono fatta una foto con babbo natale”. Non potei fare a meno di ridere, perché sapevo bene che babbo natale era morto... ma non riuscii a contenermi e la risata mi venne fragorosa e cattiva come quella di una strega. Clara ne rimase turbata e mi fissò spaventata. “oh, non è niente piccolina...” e gli accarezzai la testa. Si rasserenò e mi porse la foto. Era la classica, merdosa foto con babbo natale. Sullo sfondo un albero gigantesco e addobbato come solo i gran cafoni fanno, il solito, sorridente clone sfigato di babbo natale seduto su una sedia e la mia dolce Clara seduta sulle sue ginocchia che mostra il pacco regalo alla camera.

Una foto del cazzo, ma a lei dissi “che bella!”

Mamma me ne stava dicendo di tutti colori “brutto rincoglionito, t'avevo detto di mettere qualche pezzo di legna al fuoco... e poi sta puzza? Che hai fumato?...” poi rivolta a mio padre “questo il capodanno se lo fa a casa, altroché...” Io ridevo sotto i baffi, loro neanche immaginavano quanto poco efficaci fossero i loro divieti. Clara si riprese la sua foto ed iniziò a fissarla tristemente. Al che gli feci “che c'è piccolina?” e lei con gli occhi gonfi di lacrime: “babbo natale c'ha la bua!” “che bua piccolina, gli faceva male la schiena forse?” lei fece di no con la testa e mi disse “guarda, guarda qui, alla mano...” e mi porse di nuovo la foto. Guardai la mano e a quel bastardo di un clone mancava il dito medio destro. Lo stesso che avevo amputato a babbo natale. Come poteva essere? Io non credo alle coincidenze e quindi c'era una sola spiegazione: il lurido panzone non era morto!!!

La rabbia mi invase. Come poteva essere sopravvissuto? E come poteva ancora sorridere dopo quello che gli avevo fatto?

Il mio fisico non tenne la botta, mi sentii male e vomitai il pranzo sul miglior tappeto della sala.

Il gatto prese a giocare con la lingua di Alex mentre il cane si leccava i pezzettoni di carne semi-digerita.

In the Nino

LA STRADA ERA IN DISCESA

La strada era in discesa! Nessuna buca (l’ultimo primo cittadino aveva deciso di rifare ex-novo

tutto il manto stradale del “fantastico” paesello! I soldi dove li aveva presi??? Ma quali soldi?

Il paesello era fantastico quindi niente soldi, tutto era gratis! Nessun deficit, nessun profit!!!

Insomma…fantastico!) Tornando alla strada…il mitico signor in rosso, aveva iniziato il suo lungo viaggio! Anche se le strade erano in discesa, di inconvenienti ce ne furono molti! Partito all’alba per la prima consegna (il fuso orario c’è anche per lui), le sue lucidissime compagne di viaggio, pacchi, pacchetti e anche pacchitti, fiocchi, leccornie di tutti i generi…a fargli compagnia anche la grande mole di vodka che ancora viaggiava nelle sue intasatissime vene! La sbornia della sera prima era stata talmente potente che i postumi erano pesanti da caricare sulla slitta. Al posto degli stivali, indossò delle orrende pantofole di peluche a forma di winnie the pooh! Mamma mia che immagine orrenda! Tornando al viaggio! Le prime soste furono comiche: per entrare nella prima villetta, spaventato dall’enorme alano nero dalle orecchie dritte, suonò al campanello, con i fili scoperti, quindi non prese la 220 ma poco ci mancò, chiedendo il permesso di entrare ad un tenerissimo bimbo che aspettava ansioso l’arrivo dell’omaccione dalla barba bianca! Come distruggere i miti dell’infanzia!? Ecco…lui ci riuscì alla grande! Alla fine…stanco dei mille giri, delle stramoderne case sprovviste di comignoli il cui unico punto d’accesso era il tubo di scappamento delle stufe a pellets…arrivò nel fantastico paesino, simile a quello di partenza! Qui…tanti insoliti personaggi. Una birra offerta, un bicchiere di vino offerto, un caffè corretto e poi…pronto per le consegne! Ma il signor tenerone non sapeva a cosa andava incontro! La strada era buia (l’ultima bolletta del’enel pagata risaliva a due anni e mezzo prima), il ghiaccio per strada, i marciapiedi talmente nuovi da non poterci camminare sopra (le pietre erano state troppo lisciate?)

e fu così che il babbo di tutti decise di rubare un motorino!!! Noooooooooooooo!!!!!!!!!!!

Nn lo dovevi fare! Il pieno di miscela c’era! Ma…l’olio al motore???

No no no no…!!! Una nube di fumo rese l’insolito personaggio una figura misteriosa!

Le vecchine con i bigodini in testa si scorsero dalle finestre, tutto questo, mentre il califfo andava in fiamme, le mucche scendevano a valle(???) e…i teppistelli del paese si armavano di bastoni e manganelli! (Ma in tutto ciò le renne, che fine hanno fatto???) I soggettoni del paese sguinzagliavano le amiche dell’uomo barbuto facendo la gara sulla statale e…puff…con un balzo dall’altra parte della piccolissima metropoli…Babbo Natale ne prendeva veramente tante!

Ma era talmente forte che ne uscì indenne! Solo qualche pezzo di barba in meno, gli occhiali storti e…il pantalone “calato”! Si incamminò senza una meta! La nebbia si era “fatta fitta” e il cammino era difficile. Tanto difficile da non rendere visibile un incrocio! E fu così…mentre il primo classificato esultava… Il carissimo e amatissimo Babbo Natale venne spiaccicato al suolo. Atterrato dalla prima renna, falciato dalla seconda e…steso definitivamente da tutte le altre!!!

Ma nessuno si accorse di niente, perché i festeggiamenti per la gare presero vita, i bambini si dimenticarono completamente di Babbo Natale e…tutti scesero in piazza a festeggiare con litri e litri di vino!!! Caro Babbo Natale…per quest’anno, forse ti conveniva restare a casa!

LOSCO NATAL

lunedì, dicembre 22, 2008

È NATALE… NON CI SI NOIA PIÙ!

C’è una creatura che si aggira da un po’ tra le lande desolate dei nostri territori… È Il Traba: una creatura difficile da individuare e da scovare ma che nel periodo delle feste natalizie farà capolino a Tagliacozzo per la terza volta portando caos artistico e scompiglio culturale…
Per omaggiare la sua presenza un gruppo di giovani volenterosi, riunitisi nell’associazione culturale "NUOVO ELEMENTO", e in collaborazione con il Tagliacozzo Film Festival e La Rete, hanno deciso di dedicare a tutti noi un magnifico Festival, che torna a Tagliacozzo, dal 22 dicembre al 3 gennaio con un programma multiforme, eterogeneo e di assoluta validità!
Il Trabafest inizia oggi con l’inaugurazione dello spazio espositivo presso il Palazzo Ducale e proseguirà fino al nuovo anno tra musica, reading (tra gli altri il nostro Giuseppe Bisegna), spettacoli teatrali, un workshop per filmaker e performance varie, tutto rigorosamente ad ingresso gratuito!
Qui trovate il programma completo; noi come al solito vi aspettiamo lì!



martedì, dicembre 09, 2008

LA RETE SBARCA A CAPISTRELLO

Kaputtisti di tutto il mondo, è con vero sincero ed enorme piacere che invitiamo tutti voi a partecipare sabato 13dicembre2008 alla nuova serata-evento de "LA RETE", il gruppo che riunisce le diverse realtà associative presenti sul territorio marsicano e abruzzese tra cui, naturalmente, anche la nostra Arzibanda. L'appuntamento è al Bar Ago di piazza del Municipio a Capistrello per le 21.00. Chi ha avuto la fortuna di partecipare alla prima serata di Celano sa già a cosa va incontro… per gli altri giusto qualche anticipazione: buona musica suonata rigorosamente da gruppi e artisti locali, clima che più conviviale non si può e cibi e bevande a prezzi per così dire ridicoli... Noi saremo tutti lì, voi è il caso che partecipiate in massa, soprattutto stavolta che giochiamo in casa!

Ps. Naturalmente per sabato edizione speciale della nostra fanzine; se avete da mandarci materiale non avete che da farlo ;-)

www.lareteabruzzo.net
www.myspace.com/lareteabruzzo