domenica, maggio 20, 2007

editoriale

Buon compleanno Kaput! Oggi compiano sei anni, e lo facciamo con enorme soddisfazione perché sei anni significa che ormai siamo una “cosa” duratura, una delle poche iniziative che hanno preso piede a Capistrello e che ancora resistono. Torniamo più graffianti che mai perché tanti di voi ce lo hanno chiesto, e allora eccoci qui a mettere nero su bianco un po’ di cose che ci andava di dire e anche che ci hanno chiesto di scrivere! Poi una sorpresa, una nuova rubrica; “sciarpelluni”, per raccontarvi le storie come si faceva una volta attorno al camino, se volete aiutarci, andate a farvele raccontare anche voi alle vostre vecchie nonne. Lo spazio per loro ci sarà sempre! Ah, dimenticavamo… usciamo con sei pagine… quindi belle offerte per piacere…

Cosa succede in città

Cosa succede, cosa succede in città, c'è qualche cosa... Qualcosa che non va!!! Guarda Lì, guarda Là che CONFUSIONE...

Beh direi proprio che l’assenza della nostra fanzine negli ultimi tempi non si sia fatta sentire più di tanto. Di manifesti, fogli e foglietti se ne sono visti comunque tanti e in questo senso sembra proprio che “Kaput” abbia fatto scuola. Del resto quale miglior modo di far arrivare i propri messaggi ai cittadini se non, diciamo così, a mezzo “stampa”? In effetti sarebbe bastato che i nostri amministratori (presenti e passati) avessero fatto qualcosa di buono per il paese… credo proprio che i cittadini, invece di leggere una serie di volantini partitici, avrebbero preferito di molto pagare meno tasse, poter usufruire di servizi efficienti e funzionali, avere luoghi di incontro per i più giovani e spazi dove portare i propri bambini in tranquillità, sarebbe bastato persino un campo di calcetto in grado di poter farci giocare a pallone… e invece... In questo contesto i nostri amministratori (e qui ripeto: presenti e passati) sono riusciti a inscenare una querelle degna dello scontro politico che ormai ci perseguita in ogni momento a livello nazionale; tutto destinato a provocare nel cittadino uno stato confusionale che impedisce di sperare, per il momento, in un futuro migliore. Volendo analizzare il tutto, non possiamo che farlo con il sorriso sulle labbra perché di serio, è da crederci, c’è rimasto poco e niente; partiamo dal dottor sindaco allora: le minacce di dimissioni rilasciate sui giornali locali hanno dato il via al caos di questo periodo, ma sono solo l’ultimo sfogo di un Primo Cittadino che dal giorno della sua elezione non ha fatto altro che sparare a zero sui propri alleati, come se la sua vecchia militanza nel Pci, in fondo, gli sia rimasta nelle vene… Fatto da non sottovalutare se si considera che i suoi più stretti confidenti, oltre all’amico fraterno Prof. naturalmente, sembrano essere proprio uomini della vecchia guardia di Rifondazione, che con la sua componente più giovane invece, rimane la più attiva nel chiedere chiarimenti per cercare di far luce sull’“intricata” vicenda e intanto, è anche l’unica che cerca di organizzare qualcosa… (domani andate tutti a firmare per la tutela dell’acqua come bene comune mi raccomando!)... Intanto di dimissioni lui ne parla un giorno si e l’altro pure, e il paese, che le rassegni o no, continua ad aspettare altre risposte. Gli alleati: stupisce esageratamente la presa di posizione dell’Udc che ha presentato un manifesto programmatico per Capistrello. Ora, complimenti per le “lodevoli” intenzioni, forse però i rappresentanti dell’ex DC dovrebbero rendersi conto che fanno parte del Governo comunale e che non si trovano in campagna elettorale. Fatti! Non pugnette! Gli esponenti di FI hanno chiesto anch’essi un chiarimento sull’azione di governo; i volantini, almeno loro, se li sono risparmiati, e sono stati gli unici ad attuare un cambiamento con le dimissioni del vicesindaco, resta solo da capire se per esigenze private o per dissidi di maggioranza... Per quanto riguarda An: non pervenuti, e, a parte le dichiarazioni del Sindaco, le ultime notizie in merito sono relative solo alla scomparsa della loro sede. Poi ci sarebbero gli altri, quelli che hanno amministrato prima e quelli che si stanno sforzando in tutti i modi di creare qualcosa di nuovo; come la Margherita, alle prese con la creazione di quel brutto mostro che si chiama Partito Democratico, intanto però a Capistrello continuano a nascere circoli del partito di Rutelli… sembra ce ne siano già cinque (ma non ne bastava uno?), indubbiamente un bel biglietto da visita per proporsi alla corte del ‘nostro’ senatore… I Ds invece, anch’essi in confusione tra scissioni e costituenti, sono i più attivi nella pubblicazione di volantini (si vede che qualcosa della propaganda comunista gli è rimasta nel sangue…) e insieme a Pci e Sdi sono anche i più attivi nella protesta contro l’attuale maggioranza; non dimentichino mai lor signori che qualche colpa ce l’hanno pure loro… Questa, molto in sintesi, la nostra analisi ‘semiseria’… lo sapete, ci piace parlare di voi con il sorriso sulle labbra, quindi non prendeteci troppo sul serio come fate sempre! In fondo Kaput è sei anni che esiste e se aveste ascoltato tutti i messaggi che vi abbiamo mandato in questi anni, forse il paese oggi sarebbe migliore. Continuate quindi a trastullarvi nelle vostre congetture politiche, nelle vostre creazioni di sedi di partito e gruppi consiliari, continuate a chiacchierare fuori dal ‘foro’; sinistri, destri, centristi di qua e centristi di là tutti insieme, ma per piacere! Nel frattempo, se vi capita, cercate anche di fare qualcosa per il paese! Non so voi, ma noi ne abbiamo tutti bisogno.

COSA SUCCEDE...NON succede Nulla...c'è confusione... SI ma in fondo è sempre quella!!!

g79

A volte mi DiCo «Maestro che cosa devo fare?»

«Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna? ». Al giovane che gli rivolge questa domanda, Gesù risponde: « Ama il prossimo tuo come te stesso » (Mt 19,16-19). A questa prima risposta se ne aggiunge subito una seconda: « Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi » (Mt 19,21). E ancora: «Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore » (Rm 13,9-10). Più tardi Sant'Agostino disse: "l'uomo è ciò che ama". Ama, e fa ciò che vuoi. Se tu taci, taci per amore: se tu parli, parla per amore; se tu correggi, correggi per amore; se tu perdoni, perdona per amore. « Sia in te la radice dell'amore; e da questa radice non può derivare se non il bene. [...]"». In queste bellissime parole, è stata volutamente tagliata la parte in cui si parlava di non amare persone di preferenze sessuali diverse dal normale rapporto uomo-donna*, posizione questa che la chiesa sostiene con forza, preoccupata dal riconoscimento di pochi diritti fondamentali, a persone che scelgono di vivere unite e di amarsi, rispettarsi e curarsi reciprocamente, senza il vincolo del matrimonio. DICO è una sigla che significa "DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi" ed è un disegno di legge per il riconoscimento di alcuni diritti e doveri discendenti dai rapporti di convivenza. Ne potrebbero beneficiare, “due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, unite da reciproci vincoli affettivi, che convivono stabilmente e si prestano assistenza e solidarietà materiale e morale, non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, affiliazione, tutela”. C'è qualcosa di sbagliato o di immorale o di offensivo verso la famiglia tradizionale o verso gli insegnamenti di Gesù? Io credo di no, eppure la chiesa e la sua schiera di bigotti sostenitori sono scesi in piazza per protestare contro il riconoscimento di questi diritti che non solo non danneggiano la famiglia in quanto tale, ma a mio parere la rafforzano, perchè la felicità altrui è contagiosa e porta amicizia con spirito di comunità, quindi riconoscere questi diritti significa rendere felici prima che rendere giustizia. Ma si sa, il nostro cuore è grande a parole, mentre in realtà nel profondo del nostro animo, siamo invidiosi ed egoisti, pensiamo solamente ad avere un briciolo più dell'altro per godere in solitudine del nostro effimero e ridicolo successo. Siamo ipocriti e bugiardi, sempre pronti a giudicare la vita altrui e malgrado tutto, crediamo ancora di essere brava gente. Ma parliamo del trionfo del family day e degli stupidi slogan cattolico-bacchettoni tipo “Io Di.Co. Basta” (roba da far cagare uno stitico con necrosi intestinale) oppure gli anatemi lanciati dai vescovi tipo Monsignor Betori che parla di DiCo come di terrorismo ahahhah...(scusate non mi sono trattenuto)...beh, insomma a parte queste goliardate simpatiche “se fatte con ironia”, bisognerebbe pensare sul serio a quello che rappresenta e quello che è la famiglia nel 2007, e in proiezione futura. Per quanto mi riguarda, io ho una famiglia bellissima e mi ritengo tanto tanto fortunato, ma nel mondo, non esistono solo famiglie felici come nel mulino bianco o simili, esistono persone separate, persone che vivono insieme odiandosi, persone che vivono insieme ignorandosi, persone che vivono insieme per convenienza, persone che hanno in comune tutto, fuorché l'amore ed il rispetto. Però, magari, la domenica lavano i peccati in chiesa a mezzogiorno, per poi reiniziare ogni lunedì, la settimana di farsa in famiglia. Il matrimonio è un vincolo sacro è vero, ma non è garanzia di amore eterno ed anzi molto spesso, finisce con due persone che pur vivendo insieme, quasi non si parlano. Allora noi possiamo permetterci di non rispettare qualcuno che scelga di vivere, rispettarsi ed amarsi al di fuori del matrimonio? Possiamo permetterci di negare dei diritti a persone dello stesso sesso che vogliono vivere insieme? Prendo in prestito una frase di un'amica “famosa” (Lois Griffin): «Due persone eterosessuali che si odiano, hanno più diritto di stare insieme di due persone dello stesso sesso che si amano?». Fate voi a questo punto le vostre considerazioni, ma fatele col cuore ed obbedite solo a quello, fatelo con passione e rispetto di chiunque sia davanti a voi. In occasione del compleanno di Kaput, arrivano dall'africa gli auguri di Zububbu...che nella sua genuina ingenuità, chiede a tutti di essere più buoni come fosse natale, perché un gesto spontaneo di benevolenza e di umiltà, ha sicuramente più valore di un gesto comandato. Felicidades Hermanos

Fajoint

Recensioni

recensioni

Battles – Mirrored (warp records)

Parlando di warp records vengono in mente artisti come aphex twin, autechre, Board of Canada, speedy j… tutta gente che con il proprio operato ha contribuito ad accrescere l’hype attorno alla musica techno ed elettronica in genere.

All’etichetta ed ai suoi artisti l’attuale ondata minimalista deve molto, non fosse altro per l’orgia di blip, bassi profondi e distorsioni di “windowlicker” di un ancora ispirato Richard D. James (aka aphex twin).

Ma negli ultimi tempi la warp records ha allargato i propri orizzonti ed ha iniziato ad interessarsi anche di indie rock pubblicando i dischi di Vincent Gallo, Maximo Park, Chk chk chk e soprattutto Battles.

I battles attivi dal 2002 nascono con l’intento dichiarato di esplorare diversi orizzonti sonori senza porsi freno verso alcun genere musicale.

Seppur nuovo nome della scena newyorkese, ogni membro della band vanta un curriculum di grande prestigio ed è quindi subito tanto l’interesse attorno a loro, e fin da subito i loro live set convincono stampa e semplici spettatori.

Pubblicano 3 dischi solo nel 2004, ma è con l’uscita di quest’ ultimo “mirrored” che il mondo intero si accorge di loro.

Nonostante la musica dei Battles non sia delle più digeribili, il disco sin dal primo ascolto affascina e convince l’ascoltatore, a cui viene sparata in faccia una miscela di suoni che mischia metal, jazz, psychedelia, elettronica, post rock…

Quando si fanno cose del genere non è facile mantenere la calma, e il più delle volte ci si lascia andare in inutili virtuosismi (specie quando si è ottimi musicisti), ed il rischio di annoiare l’ascoltatore è sempre in agguato. Ma i Battles riescono invece a mantenere una propria coerenza, non scadendo mai nel banale ed imprimendo su ogni pezzo il proprio marchio di fabbrica (prerogativa di ogni grande band).

Lungo tutto il “percorso” del disco sono disseminate trovate geniali che a me personalmente hanno fatto rizzare i peli.

Come quando in “Tonto” dopo una lunga cavalcata strumentale affiora un motivetto orientale che nulla ha a che fare con il resto ma, non si sa come, non ci sta male…

Colpisce anche l’uso che i battles fanno della voce: Effettata, vocoderizzata, ed in genere usata come uno strumento vero e proprio che si fonde con tutto resto, creando delle suggestive trame sonore. Tra i pezzi dell’album spiccano sicuramente la già citata “Tonto”, “Ddiamond”, “Leyendecker”, ma soprattutto “Atlas” che con il suo incedere ossessivo ed il cantato ipnotico si candida a pezzo rock dell’Anno!

In_the_Nino

Remo – Mizar (Confused)

Questo a mio avviso è un periodo ricco di produzioni, finalmente dopo molto tempo si riesce ad ascoltare buona musica, musica che spesso e volentieri proviene dall’Europa e questo mi riempie il cuore di gioia.

Un disco che merita attenzione è Mizar di Remo, nuova produzione per l’etichetta Confused.

Due tracce tutte da suonare, la versione Original è una vera bomba in pista e il Remix firmato Audiofly è un viaggio continuo e costante tra sonorità veramente affascinanti.

Insomma due tracce potentissime da non poter assolutamente perdere.

Domenico “Paffetta” Ciaffone

Piemont – Carbonat (My best friend)

Due tracce per questa nuova uscita, due tracce electro minimali che possono fare differenza in pista.

La prima traccia Carbonat è una vera hit minimale con delle sonorità veramente “ingombranti”!

Glycerin invece è GLICERINAAAAAAAAAAAA…una bomba!

Che dire…complimenti a tutta la My Best Friend per questo nuovo progetto tutto da suonare.

Domenico “Paffetta” Ciaffone

Sciarpelluni

La Favola dei 3 coculi

Stemmo i e Cesiddio, era appena tempo e coculi, quande le cerascia erano nere e toste. Na mmatina ci nne emmo alla Madonna e contra. Loco ci nn'azzecchemmo a n'albero e cerascia e comenzemmo a magnà a quattro mani. Manco mezz'ora e arriva jo padrono...isso strillea da sotto la pianta co na perteca 'nmani, ma nu non calemmo. Pe glio fa ì, Cesiddio s'abbasseste i pantaluni e comenzeste a scacarellacci ncapo, ma isso nze nne ea e continuea a strillà:”tanto ecco aete recalà, addo scappete?” Verso l'una finalmente se nne este e potemmo recalà! Sballemmo alla via e lla turricella e alla parte e glio casciaro ci retroemmo 'nmeso a nno campo e coculi...begli, rossi, sinceri, ci ne collemmo no paro e ci gli cocemmo loco...nel frattempo, era arrivato Giuannino, no ziottiglio basso e no poco “mariuolo”(ma se sa erano tempi e fama) e ci iceste:”So gli ostri ssi coculi?” Però ci lasseste magnà e se cci reotea. Feniti ci iceste: “Bravi, ci sete magnati 3 coculi, me doete portà no fiasco e vino ruscio e 3000 lire”. Va beh, ci nne reèmmo alle casi senza manco penzacci. Quante so le 7 le 8 ella sera, sento e bussà a casa e na voce icea: “Carlì, Carlì!” Carlino (papà), iceste: “Chi si?” I già ero sgamato la malparata e m'ero arrizzato prima che papà me facea arrivà chè soffiettata alla schina...quando la voce responneste: “So Giuannino, ma dà redà na bottiglia e vino ruscio e 3000 lire ca figlieto m'ha sdemisso no campo e coculi!” “Ma mo chi me lle 'à 3000 lire” iceste papà e ci este no fiasco e vino co la promessa che gli sordi ci gli sarria dati n'atro jorno. A papà già se cc'era remposta la serata, quando comme era usanza quele sere, ci sfidemmo a carti e facemmo aglio padrone i e Cesiddio contro i padri nostri...ci giochemmo jo Dragani e alla fine vencemmo nu e gli facemmo pure olemi. Papà s'era annascosa na mazza e c'abbotestero e paiate e nci facestero manco rentrà alle casi la notte . Pe dispetto allora, ci emmo a fregà du cagline a Giuannino e ci nne scappemmo alla 'Rotta e gli Briganti. Quande recalèmmo, Giuseppe la guardia ci porteste alla caserma...fortuna che èmmo ancora varzitti e raccontata la storia che pe 3 coculi c'erano abbottato e mazzate e le cagline era no dispetto pe quelo, ci lassistero perde e ci nne reémmo alle casi.

Pe 5 sigarette

Quand'emmo zichi, ci nne èmmo sempre all'Ara e glio fiumo a utriacci mmeso alla natura. Quio jorno steo co Giuanni e daglio ponticeglio ci reotemmo aglio fiumo che passea sotto. L'acqua a quio punto era arda massimo no metro e Guido ci iceste: “se tenete jo coraggio de jettacci daglio ponte ve engo 5 sigarette”. Giuanni se etteste al volo e sciujeste appena sotto jo pio dell'acqua comme no derfino. Tocchea a mi, ma me steo un po' a repiglià pe l'altezza deglio ponte e dell'acqua. Alla fine me faceste coraggio e me etteste, cinque sigarette erano 5 sigarette. Tutto jo fiumo Ruscio, me rompeste naso, no raccio e atre cose varie che non me recòrdo. Ancora tengo i sfreggi! Quando fa sé cazzate (che non se doarriano fa) è meglio che non ci pinzi, o te itti al volo comme Giuanni o lassi perde!

“variazione su tema tradizionale bisonzico”

il losco

lunedì, maggio 14, 2007

happy birthday Kaput

No no, non siamo morti... Certo non possiamo proprio dire neanche che siamo più vivi che mai, ma ci stiamo rimettendo... Sabato è 19 maggio e diciamo che la cosa casca proprio a fagiolo, visto che arriva il nostro sesto compleanno e festeggiarlo nel giorno dedicato alle nostre distribuzioni 'alcoliche' è cosa quanto mai gradita. Naturalmente l'occasione verrà celebrata con un numero speciale della fanzine (speciale perchè in effetti è qualche mese che non usciamo) a cui siete invitati a partecipare tutti... se avete cose da dire, articoli, recensioni o quant'altro mandate pure... se invece volete farci gli auguri scrivete pure nei commenti, ci farete un sacco piacere! Al termine della distribuzione di sabato poi, tutti all'Arzicasa di Piazza Lusi per festeggiare con noi... cercheremo di farvi trovare qualcosa da bere! A presto