domenica, agosto 16, 2009

CAMMERATA STORIES (4° parte)

Ci rimasi un po’ a pensare alla storia del caschetto; forse aveva ragione Cristian, era ora di cambiare un poco, e di farmi un taglio sparato in aria mi sembrava proprio una bella idea. Come Jovanotti e Vanilla Ice e tutti quei tipi americani che vedevo fare le corna sulle riviste di mia sorella. Avrei assunto anche io un’aria da duro dei ghetti americani e magari con Cristian e Baruffa avremmo messo su una gang di graffitari o breaker.
Il giorno dopo decisi che sarei passato dal barbiere...
...intanto però dovevo evitare che la mia reputazione da bravo ragazzo venisse infangata da quella lingua lunga di Tony. Così affrettai il passo e non senza dispiacermene dovetti dire di no ad Edwige che mi invitava a salire su a prendere una coca cola o un succo di frutta... Gli dissi «non posso Edevì, vado di corsa».
Passai sotto il ponte e Giuseppe che era tutto intento a fare una nuova scritta azzurra che inneggiava al genio calcistico di Maradona, nemmeno si accorse di me. Svoltai l’angolo e dentro la bottega di Carminuccia vidi che c’era mia madre che faceva la spesa, diceva a Sergio «due etti di mortadella, due di salame, due mozzarelline...» e non mi sembrava scossa o turbata, quindi Tony ancora non aveva parlato... almeno non con lei.
Entrai e gli dissi «mà, comprami un ghiacciolo và». Lei notò al volo lo strappo alla maglia e fece per darmi un ceffone, ma si fermò alla fine... non gli riusciva proprio di darmi i ceffoni e io ne approfittavo. Gli dissi con aria paracula «e che mica è colpa mia?!... e daaai comprami un ghiacciolo!», Mamma sbuffò e rassegnata disse a Sergio «daglielo sto ghiacciolo và» e rivolta a me «e stai più attento la prossima volta».
Mangiai il ghiacciolo e mi venne la pisciarella, così mi feci dare le chiavi da mamma e andai a casa. Feci il giochetto che facevo sempre: presi un pezzo di carta igienica e lo buttai dentro il water facendo in modo che si attaccasse ben bene alla parete, poi iniziai a colpire il pezzo di carta con la pipì fendendo duri colpi a destra fiaccandolo su un lato, poi passai all’altra parte e mentre colpivo ripensai al culone sudato che aveva la signora della rivista porno e come supermario quando mangia il funghetto il pistone mi si ingigantì, la potenza di fuoco aumentò e il pezzo di carta igienica cadde inerme in una pozza di piscio... (contiua)


terza parte


seconda parte


prima parte

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