mercoledì, agosto 27, 2008

LIBERA NOS DOMINE

“Pechino 2008, la Cina conferma la censura sul web”. Il sole 24 ore.
“Pechino, i Giochi censurati, Le promesse mancate dei cinesi”. La repubblica.
“Pechino 2008: Cina, su internet “Decisi ad applicare la legge” - Governo e organizzatori dei giochi confermano la censura”. Agi
“Iran e Yemen: pena di morte per i blogger”. Globalvoiceonline
“Iran, pena di morte per i blogger “nemici di Dio””. Panorama
Terribile leggere queste notizie, ancor di più sapere che gente sta per essere giustiziata, per cosa? Perché come tutti noi si sentono “Liberi”. Sì, già ognuno di noi pensa di avere il diritto di poter dire quello che pensa, almeno su internet, uno dei pochi strumenti che cerca di resistere alla censura, all’attacco delle libertà individuali.
Quanti di voi conoscono TOR “Tor Onion Ruting” (www.torproject.org)?
TOR è uno strumento, un mezzo per far sentire la nostra voce anche dove non è possibile, un mezzo per evitare che occhi indiscreti osservino le nostre comunicazioni... Sì, perché il Grande Fratello esiste veramente.
TOR è un progetto di volontari che mettono a disposizione un loro computer detto “Relay” per far passare il traffico di tutto il mondo cifrandolo. Ciò significa che se noi inviamo una e-mail, oppure navighiamo per il web etc... le nostre informazioni passeranno per migliaia di questi computer sparsi in tutto il mondo e ad ogni passaggio il nostro messaggio verrà reso impossibile da riconoscere e etichettato così da non far sapere da dove arriva. Chiaro il concetto?... Uno strumento utilissimo per persone che vivono in stati dove i loro “Regimi” vietato le libertà individuali, come appunto l’Iran e la Cina ma in modo meno vistoso anche l’Italia.
“Ancora oggi non so cosa dicessero quelle due donne che cantavano, e a dire la verità non lo voglio sapere. Ci sono cose che non devono essere spiegate. Mi piace pensare che l'argomento fosse una cosa così bella da non poter essere espressa con delle semplici parole. Quelle voci si libravano nell'aria ad un'altezza che nessuno di noi aveva mai osato sognare. Era come se un uccello meraviglioso fosse volato via dalla grande gabbia in cui eravamo, facendola dissolvere nell'aria, e per un brevissimo istante tutti gli uomini di quella prigione si sentirono liberi”. Cit. film “Le ali della Libertà”.
CAPTAIN DEVIL

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