mercoledì, febbraio 25, 2009

IL RE DELL'AVANA

La prima lettura dell’anno è stata un’immersione veloce per divorare, riga dopo riga, la storia e le avventure di Rey, giovane cubano protagonista de Il re dell’Avana, romanzo duro e mai scontato di Pedro Juan Gutiérrez, un autore che il mio caro Fajoint non ha esitato a suggerirmi come il Bukowski dell’Avana. L’autore, nato nell’isola nel 1950, ha avuto modo di “crescere” insieme alla Rivoluzione castrista, ma Gutiérrez è bravo, in questo libro, a non trattare mai direttamente quella stessa rivoluzione, a non nominarla, lasciando solo intuire al lettore quello che ha significato e continua a significare per la popolazione e per tutto l’ambiente cubano, senza facili retoriche e senza frasi già dette e sentite. Così Il re dell’Avana è “semplicemente” un romanzo che parla di una storia di un amore impossibile in una Cuba nascosta e poco conosciuta a noi occidentali; una Cuba di derelitti, poveri e incapaci, possessori di un’unica ricchezza: il proprio corpo. Un corpo da vendere agli angoli delle strade, sulle panchine del Malecòn o su materassi lerci in ricoveri di fortuna; per pochi spiccioli, per una bottiglia di rum o per un cartoccio di manì, ma anche e soprattutto per un po’ di felicità: quella negata a chi non ha vissuto altro che la miseria e le difficoltà di una vita passata tra riformatori e immondizia e che solo grazie al sesso riesce a fare capolino nelle vite di Rey, Magda e di tutti gli altri personaggi che compaiono in questo sconfortante affresco. Una felicità che, paradossalmente, consente a Rey di attribuirsi il titolo regale solo perché in possesso di un membro fenomenale e di due perlajanas incastonate nel glande che fanno letteralmente impazzire le giovani jineteras, i froci e le donne di ogni età; ma anche una felicità che in questo angolo di mondo non può essere destinata a durare a lungo, e che non riuscirà a impedire il tragico finale di quella stessa storia d’amore che consentiva ai due giovani di guardare al presente e al futuro con occhi più leggeri. Scritto con ritmo incalzante, senza filtri e senza mediazione alcuna nel linguaggio, Il re dell’Avana aiuta a guardare la bella e solare Cuba da un’ottima prospettiva e lei, stella polare e sogno utopico di diverse generazioni ne esce per quello che è oggi: un’isola affamata di sesso ma che più di una volta sembra non farcela ad andare avanti, un’isola stanca e bugiarda, povera ma pur sempre con il sorriso sulle labbra…



Il re dell’Avana. Pedro Juan Gutierrez – Edizioni E/O – € 8,00

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