mercoledì, luglio 19, 2006

editoriale

Capita a volte che in un libro, in un brano di musica, in una poesia, chi legge trovi delle masserizie che l’autore non ha nemmeno previsto, e così come spiega Umberto Eco i livelli di percezione sono tre: c’è chi quasi passivamente legge e/o ascolta e ciccia!!! Chi capisce i riferimenti e se li gode; chi, così come fa la critica, ne trova degli altri mai supposti dall’autore.
Si può sostenere altrettanto per Arzibanda?
Conoscendo un pò il vostro retroterra culturale, oggi anzidetto anche “background” (sic!!), la vostra “ X Edizione “ e la “ Stella Rossa” sul coupon di presentazione della festa di quest’anno mi fa pensare alle “ X “ delle ” Black Panters” degli anni sessanta e settanta negli U.S.A., quando nel movimento per il riconoscimento dei diritti civili e politici degli afro-americani vollero cambiare i cognomi con una “ X” da Mohamed Ali sino a Malcom X.
Come non ricordare i due velocisti afro-americani Tommie Smith e John Carlos che alle olimpiadi del Messico nel 1968 salirono sul podio delle premiazioni con il pugno chiuso e il basco nero e ancora (questo per Nello Nino) la musica folk americana di Arlo e Woody Guthrie, sino al film- cult (per Gianluca) “Fragole e Sangue”.
Non so se tutto ciò sia presente in “Arzibanda” ma mi piace pensare di si.
( alla Galliani e in milanese !!!!) buon lavoro.

Fulk

5 commenti:

Anonimo ha detto...

l'arzibanda è già finita!!!!!!!
che tristezza anche se è stata una faticaccia mi dispiace proprio tanto che sia già finita!!!!!
simybutterfly

Anonimo ha detto...

x fortuna ke l'arzibanda è finita.. quel giro strano ke si vedeva non onorava molto il nostro paese gia giustamente ogetto di critiche e di una nomima poco invidiabile.

zorrok

Anonimo ha detto...

Caro zorrok anche se oggetto si scrive con doppia g devo dire che nella sua ignoranza ha pienamente ragione.....

stella 40

Anonimo ha detto...

Le critiche al nostro paese vengono più da persone all'interno di capistrello stesso che dal di fuori. Questo è tutto dire..
Tutti i miei conoscenti "forestieri" hanno apprezzato la festa dell'arzibanda sia per la capacità d' aggregazione che per i spettacoli culturali. (praticamente assenti il resto dell'anno..) Se invece di criticare si proponesse qualcosa????

GpuntoS ha detto...

Sono otto anni che faccio parte dell'organizzazione di "ARZIBANDA" e di critiche, il più delle volte veramente stupide, ne ho sentite tante... quello che questa gente non riesce a capire è che se oggi Capistrello è conosciuta in giro per l'Abruzzo e anche fuori regione è proprio per Arzibanda... insomma solo quest'anno è venuta gente dall'Aquila, Sulmona, Pescara, Roma, San Benedetto del Tronto e potrei continuare ancora. L'entusiasmo provato dalle migliaia di persone che hanno partecipato al festival e i loro complimenti fanno dimenticare velocemente le insinuazioni di chi casomai alla festa manco ci viene e poi davanti ad un bancone di un bar si lascia andare a considerazioni negative senza capire l'importanza culturale che riveste un festival tra i più importanti di tutto l'Abruzzo. Vorrei tanto che questa gente conoscesse gli artisti che si sono esibiti sui nostri palchi, loro più di altri ci hanno fatto i complimenti per il festival e (notate bene) per il PAESE di Capistrello che li ha accolti con grande calore... In conclusione, non è detto che la musica e il teatro presentati dall'organizzazione debbano piacere per forza... altra cosa è sparare a zero senza rendersi conto di cosa rappresenti ARZIBANDA per Capistrello... se poi viviamo in un paese che non è in grado di recepire le potenzialità di un festival come il nostro, mi dispiace ma noi non ci possiamo fare niente...