lunedì, settembre 20, 2010

On air from Australia

Il 24 maggio in Australia è autunno inoltrato. Fra qualche giorno inizierà l’inverno e alle 4 di pomeriggio ci sono 20°. Sto nell’area free di un mc donald e mi guardo attorno. L’Australia per molti versi è simile agli Stati Uniti a cui siamo abituati dai film. Grandi macchine, grandi strade, grandi case, grandi centri commerciali, gente grassa che mangia di tutto e a tutte le ore ma soprattutto un cielo immenso, mostruosamente grande da lasciarti senza fiato. Ammetto che il mio occhio montanaro non è abituato a questa grandezza perché la nostra visuale è sempre un po’ bloccata dalle montagne e dalle nuvole, però questo cielo è veramente esteso e sembra anche molto più vicino, quasi possibile da toccare.
Arrivo a Perth in un giorno di pioggia e resto un po’ delusa... volevo il sole, tanto sole, dopo un inverno rigido come quello di quest’anno; sull’aereo mi metto le ciabatte, esco dall’aeroporto aspettandomi temperature estive e invece, fa un po’ freschetto e mi tocca rimettere le converse. No, le scarpe no! Le odio! Voglio camminare scalza ma niente; piove e fa pure freddo però il panorama che ho di fronte è diverso, non è Capistrello, ci sono palme di tutte le dimensioni, alberi mai visti e tanti pappagallini verdi che volano in cerca di cibo come da noi fanno i piccioni. Insieme a loro ci sono anche molti corvi e gabbiani che fanno una bella confusione con i loro versi. Una strana sensazione mi accompagna, per mettere a fuoco che sono dall’altra parte del globo ci metto qualche giorno complice anche il fuso orario che mi ha fatto dormire agli orari più assurdi! Il jet leg ti colpisce all’improvviso come un rovescio di Jack La Motta e tu non puoi fare altro che addormentarti di colpo come se non lo facessi da secoli! Comunque dopo la prima settimana di stand-by tutto inizia a essere estremamente piacevole. Il giorno ci sono sempre 30° e si mangia all’aperto, vivo a casa con due ragazzi italiani, una ragazza colombiana dolcissima e un po’ pazza e il mio fantastico amore. Sì, sono venuta qui solo per lui ma visto che mi ci trovo mi godo il posto! La città è piena di parchi e zone verdi dove fare pic-nic, correre e dormire, c’è un fiume enorme che la divide in due ed è tutto contornato da percorsi ciclabili. Tutti fanno sport, corrono con l’i-pod al braccio e portano a spasso i cani... sembra un po’ il Truman show, sono tutti sorridenti, cordiali, gentili, tranquilli e benestanti. In Australia non c’è povertà, non esiste la parola disoccupazione, sono tutti corretti e precisi come appena usciti da un corso di bon ton. Poi arriva il week end e succede l’incredibile... ovunque ti giri, anche in una pompa di benzina, non c’è una persona seria... sono tutti ubriachi da non stare in piedi! Qui gli stipendi sono settimali quindi il fine settimana hanno tutti il portafoglio pieno e una voglia incredibile di lasciarsi andare... eh sì “gli australiani gente strana!” direbbe qualcuno, capaci di andare scalzi anche in banca, di vievere tutta la vita senza indossare le mutande, cordiali e quasi stucchevoli coi loro modi di fare gentili ma poco pronti a stringere amicizie vere, divorano tutto ciò che è commestibile facendo degli accostamenti che per qualsiasi italiano sarebbero folli, capaci di ubriacarsi per 3 giorni di fila e tornare a lavorare il giorno dopo senza battere ciglio (anche in Italia in realtà ne conosco un po’ :D), consumisti fino all’inverosimile però attentissimi a non buttare una cicca per terra o a pisciare in un prato, fiscali come pochi e attenti alle regole ma pronti a farsi multare per ubriachezza molesta, abbastanza ignoranti perché a 12 anni qui si può scegliere di lavorare e, aggiungo, di GUADAGNARE, attaccatissimi a quelle poche tracce di passato che hanno essendo una nazione relativamente giovane, patriottici e ovviamente diversi perché cresciuti in un posto diverso da qualsiasi altro al mondo.
L’Australia sa un po’ di Africa per al sua vegetazione "esotica", sa di occidentale per il consumismo e i modi di fare, sa di orientale per la sua vicinanza alle isole asiatiche dell’oceano indiano e per la sempre crescente massa di cinesi & co. che arrivano ogni giorno e aprono ristoranti e negozi e sa di un sapore tutto suo fatto di animali, alberi, deserti e spiagge che non trovano posto in nessun’altra parte del mondo. Vista dall’alto dell’aereo è un immenso deserto rosso in mezzo ad un oceano blu ma da vicino ci sono anche folti parchi ricchi di alberi dalle radici immense e dalle altezze esagerate, piante e fiori unici al mondo e poi gli animali che tutti conosciamo... troppo belli!
Che dirvi di più... La scoperta ha un gusto delizioso.
fagiolina

1 commento:

Anonimo ha detto...

in poche parole 'nò fascioio a 'zzeccuni..
questa è bella,no?? saluti