domenica, aprile 04, 2010

Pensierini elettorali

La settimana scorsa al mio paese si è fatta una cosa che si chiamano elezioni.
Le elezioni è una di quelle cose che fanno i grandi per fare i capi che poi li comandano.
Le elezioni che hanno fatto al mio paese servivano per fare i capi solo del paese e non per fare il capo della nazione, quelle che poi sono vent’anni che vince sempre uno nano e pelato e la gente che perde poi fa le rivoluzioni virtuali e si crede che così riesce a vincere la volta dopo ma poi riperde sempre.
A queste elezioni del mio paese ci stavano tre signori, uno più grande che non lavora più, uno che lavora coi cantieri e uno che fa l’avvocato. Alla fine ha vinto quello che non lavora più e mo però mi sa che gli tocca lavorare ancora e pure tanto perché il mio paese sta messo male ma proprio male che tutti dicono: cavolo quanto sta messo male quel paese.
Gli altri due signori hanno perso, però a me mi ha detto mio zio che veramente ci stanno pure tanti altri che hanno perso pure se non partecipavano.
Perché mio zio dice che ci stava tanta gente che pure se non partecipava voleva far perdere quello che poi ha vinto e facevano le cose di nascosto, andavano alla casa della gente a dire che non lo dovevano fare vincere e mandavano pure le lettere anonime proprio come fanno i mafiosi.
Alla fine però quello lì ha vinto lo stesso e mo è diventato il nuovo capo, quelli che hanno perso fanno gli oppositori del capo e quelli che non partecipavano ma hanno perso lo stesso non l’ho ancora capito quello che fanno ma mi sa che al massimo possono fare i capi solo dentro ai bar e basta.
Comunque quando ci stanno le elezioni al mio paese sembra tutta una grande festa che c’è anche quello che vende la porchetta e mancano solo le giostre per i bambini. Quei giorni e pure i giorni prima tutti ti salutano, ti pagano le caramelle e le lecca lecca e se sei grande pure le spinette.
Poi però succede che le elezioni finiscono e allora tutti si mettono a ricontare i voti per vedere chi te li ha dati e chi no e allora a quel momento cominciano tutti a regalare meno lecca lecca e qualcuno che sta più incazzato dice pure cose brutte su chi non lo ha votato, le famiglie litigano e gli amici non escono più insieme. Che per me queste so cose brutte ma è proprio così.
Insomma al paese mio prima e dopo le elezioni ci sta sempre qualcuno che parla male di qualcun altro perché noi siamo fatti un po’ così che non ci vogliamo bene mai, però io spero che quando sono diventato grande ci vogliamo un po’ più bene così è meglio per tutti e il paese diventa più bello.
Io comunque sono piccolo e forse ste cose le capisco poco, però un amico filosofo di mio zio che si chiama Babalotto gli ha detto una cosa l’altra sera che mo ve la scrivo così forse si capisce meglio: “Alla fine dei conti, anzi alla rete dei conti, in effetti ti rendi conto di quello che è!”. E infatti secondo me mo dobbiamo vedere come va a finire con questo nuovo capo, però mi sa che prima, a noi bambini, i grandi ci devono insegnare qualcosa di meglio che qua veramente sti giorni mi sembravano tutti pazzi! Boh! Speriamo Bene!

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