giovedì, gennaio 15, 2009

QUANDO SI DICE UNA BUONA AMMINISTRAZIONE...

In Abruzzo è definita buona, rispetto alla media nazionale, la percentuale di amministrazioni che sono ora in regola con gli adempimenti relativi alla istituzione del catasto degli incendi, alla perimetrazione delle aree percorse dai roghi negli ultimi cinque anni ed ai piani di emergenza. I comuni hanno indicato i responsabili che saranno chiamati a coordinare gli interventi qualora il fuoco dovesse interessare i centri abitati.
Le prescrizioni sono previste nell’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri, in merito alla quale il Capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha dovuto concedere più di una proroga. Dopo quella scaduta il 30 settembre scorso, ecco la situazione abruzzese comunicata dalla Regione Abruzzo. Hanno istituito il catasto degli incendi la quasi totalità delle amministrazioni abruzzesi: 303 Comuni su 305 per una percentuale del 99,35%. I due inadempienti sono Capistrello e Civita D’Antino. Hanno predisposto i piani di emergenza incendi 268 Comuni su 305 con una percentuale dell’87,87%. Dei restanti 37 Comuni, 27 (8,85%) sono nella fase finale della redazione dei piani, 10 (3,28%) nella fase iniziale. Tra questi ultimi figurano Pescara, Teramo, Carsoli e il solito Capistrello. Civita d’Antino ha ultimato il piano che è in fase di approvazione.
Rispetto alla perimetrazione delle aree percorse dal fuoco, sono in regola 92 comuni sui 151 interessati dai roghi, per questo obbligati all’adempimento: 60,93 la percentuale.
Tra le 59 amministrazioni comunali non in regola spiccano Lanciano, Vasto, Silvi e Teramo, oltre ai soliti Capistrello e Civita d’Antino.

"Estratto" da Semidiceviprima

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