domenica, novembre 04, 2007

Il laureato

La sfida è a un tempo audace e avvincente: provare a fare argomentare la maggior parte dei laureandi o freschi laureati che attualmente affollano i marciapiedi di Capistrello.

A quanti di voi, carissimi amici di Kaput, è capitata la disgrazia di imbattersi in uno di quei strani personaggi partoriti di fresco dai moderni atenei. Provate ad impostare un dialogo con una persona capace di vivere solo nel presente, priva del senso del tempo e della profondità storica. Di un essere convinto che il pentapartito fu una coalizione guidata dal Partito Comunista. Di un semiDio (per mamma e papà) incapace di dominare la struttura logica del pensiero, privo di ogni riflessione. Insomma, per farla breve, del tipico personaggio votato alla carriera politica locale, reduce da una fresca discussione di una tesi di laurea, ma soprattutto da una festa, con tanto di lista di invitati e bomboniere, nel quale si annuncia al mondo intero l’avvenuta conquista dello scibile globale da parte del figliolo prediletto.

L’identikit è presto che fatto: il moderno laureato capistrellano, geneticamente modificato nei laboratori del cepu (rigorosamente in forma clandestina), lacunoso, deludente e catastrofico. Posseggono uno scarso vocabolario, imbottiti come sono di televisione, spinette, bar, Audi A3 e Golf. Spesso sono in difficoltà dinanzi le pagine di un giornale (tranne la gazzetta dello sport, specie se tratta articoli sull’amata juventus), non sono in grado di comprendere e decifrare parole che dovrebbero far parte del loro bagaglio culturale. Seguono i modelli circolanti sui media e molto spesso, sempre più spesso, non leggono.

A voi, miei cari “dottori”, è diretta la mia preghiera, accorata e sincera: per favore lasciate cadere nel vuoto ogni vostra aspirazione politica, cambiate obiettivo, come diceva Marcello Mastroianni nel film I soliti ignoti… ”Forti e gagliardi… pala e piccone, quello è il vostro destino”. Abbandonate l’idea della politica, liberateci dall’incubo che la vostra numerosa parentela possa votarvi tanto da mandarvi sul sacro suolo del Municipio. Dateci la possibilità di difenderci o quantomeno di scappare, questo paese ha bisogno di idee, forza e capacità…non di titoli.

Un saluto da Barabba

4 commenti:

Anonimo ha detto...

e quindi pensi di essere tu la persona giusta..troppe critiche e troppe prESE DI POSIZIONI CHE MOSTRANO UN' AUTODIFESA..

GpuntoS ha detto...

Mi permetto di inserire nei commenti una parte di una commedia di Eduardo De Filippo dal titolo "Gli esami non finiscono mai" che Mario, un nostro lettore, ci ha segnalato via email...
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Guglielmo:Si,ma...

Girolamo:Si,ma mi volete dire che oramai vi siete laureato.

Guglielmo:Già.

Girolamo:E che vuol dire?Lasciatevi guidare da chi ha più esperienza di voi.La laurea non è che un pezzo di carta.

Stanislao:Gli esami veri,giovanotto mio,incominciano soltanto dopo di aver conquistato la laurea.

Girolamo:E questa conquista,si,è già qualchecosa ma non è tutto.

Stanislao:Una laurea giovanotto caro,è l'impegno che il giovane assume nei confronti della società.

Girolamo:Il caso può favorire sia i degli che gli indegni.Il mondo ti guarda,la società ti sorveglia,si difende e fa bene.
Con questo non vogliamo insinuare che proprio voi non sarete all'altezza di rendervi degno della vostra laurea ma...come si dice?
Chi vivrà vedrà.

Anonimo ha detto...

forse sarà che nn amo le scitture fatte per luoghi comuni,prive di personaltà e scopiazzate...

p.s. sfizioso il post su eduardo de filippo....lode al dubbio

Anonimo ha detto...

L’identikit è presto che fatto: il moderno laureato capistrellano, geneticamente modificato nei laboratori del cepu (rigorosamente in forma clandestina)....(....)...Seguono i modelli circolanti sui media e molto spesso, sempre più spesso, non leggono.

Probabilmente hai avuto un'esperienza con qualcuno in particolare, ma non credo che dovresti generalizzare così!