domenica, maggio 20, 2007

A volte mi DiCo «Maestro che cosa devo fare?»

«Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna? ». Al giovane che gli rivolge questa domanda, Gesù risponde: « Ama il prossimo tuo come te stesso » (Mt 19,16-19). A questa prima risposta se ne aggiunge subito una seconda: « Se vuoi essere perfetto, va', vendi quello che possiedi, dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi » (Mt 19,21). E ancora: «Amerai il prossimo tuo come te stesso. L'amore non fa nessun male al prossimo: pieno compimento della legge è l'amore » (Rm 13,9-10). Più tardi Sant'Agostino disse: "l'uomo è ciò che ama". Ama, e fa ciò che vuoi. Se tu taci, taci per amore: se tu parli, parla per amore; se tu correggi, correggi per amore; se tu perdoni, perdona per amore. « Sia in te la radice dell'amore; e da questa radice non può derivare se non il bene. [...]"». In queste bellissime parole, è stata volutamente tagliata la parte in cui si parlava di non amare persone di preferenze sessuali diverse dal normale rapporto uomo-donna*, posizione questa che la chiesa sostiene con forza, preoccupata dal riconoscimento di pochi diritti fondamentali, a persone che scelgono di vivere unite e di amarsi, rispettarsi e curarsi reciprocamente, senza il vincolo del matrimonio. DICO è una sigla che significa "DIritti e doveri delle persone stabilmente COnviventi" ed è un disegno di legge per il riconoscimento di alcuni diritti e doveri discendenti dai rapporti di convivenza. Ne potrebbero beneficiare, “due persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, unite da reciproci vincoli affettivi, che convivono stabilmente e si prestano assistenza e solidarietà materiale e morale, non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, affiliazione, tutela”. C'è qualcosa di sbagliato o di immorale o di offensivo verso la famiglia tradizionale o verso gli insegnamenti di Gesù? Io credo di no, eppure la chiesa e la sua schiera di bigotti sostenitori sono scesi in piazza per protestare contro il riconoscimento di questi diritti che non solo non danneggiano la famiglia in quanto tale, ma a mio parere la rafforzano, perchè la felicità altrui è contagiosa e porta amicizia con spirito di comunità, quindi riconoscere questi diritti significa rendere felici prima che rendere giustizia. Ma si sa, il nostro cuore è grande a parole, mentre in realtà nel profondo del nostro animo, siamo invidiosi ed egoisti, pensiamo solamente ad avere un briciolo più dell'altro per godere in solitudine del nostro effimero e ridicolo successo. Siamo ipocriti e bugiardi, sempre pronti a giudicare la vita altrui e malgrado tutto, crediamo ancora di essere brava gente. Ma parliamo del trionfo del family day e degli stupidi slogan cattolico-bacchettoni tipo “Io Di.Co. Basta” (roba da far cagare uno stitico con necrosi intestinale) oppure gli anatemi lanciati dai vescovi tipo Monsignor Betori che parla di DiCo come di terrorismo ahahhah...(scusate non mi sono trattenuto)...beh, insomma a parte queste goliardate simpatiche “se fatte con ironia”, bisognerebbe pensare sul serio a quello che rappresenta e quello che è la famiglia nel 2007, e in proiezione futura. Per quanto mi riguarda, io ho una famiglia bellissima e mi ritengo tanto tanto fortunato, ma nel mondo, non esistono solo famiglie felici come nel mulino bianco o simili, esistono persone separate, persone che vivono insieme odiandosi, persone che vivono insieme ignorandosi, persone che vivono insieme per convenienza, persone che hanno in comune tutto, fuorché l'amore ed il rispetto. Però, magari, la domenica lavano i peccati in chiesa a mezzogiorno, per poi reiniziare ogni lunedì, la settimana di farsa in famiglia. Il matrimonio è un vincolo sacro è vero, ma non è garanzia di amore eterno ed anzi molto spesso, finisce con due persone che pur vivendo insieme, quasi non si parlano. Allora noi possiamo permetterci di non rispettare qualcuno che scelga di vivere, rispettarsi ed amarsi al di fuori del matrimonio? Possiamo permetterci di negare dei diritti a persone dello stesso sesso che vogliono vivere insieme? Prendo in prestito una frase di un'amica “famosa” (Lois Griffin): «Due persone eterosessuali che si odiano, hanno più diritto di stare insieme di due persone dello stesso sesso che si amano?». Fate voi a questo punto le vostre considerazioni, ma fatele col cuore ed obbedite solo a quello, fatelo con passione e rispetto di chiunque sia davanti a voi. In occasione del compleanno di Kaput, arrivano dall'africa gli auguri di Zububbu...che nella sua genuina ingenuità, chiede a tutti di essere più buoni come fosse natale, perché un gesto spontaneo di benevolenza e di umiltà, ha sicuramente più valore di un gesto comandato. Felicidades Hermanos

Fajoint

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma secondo voi gli omosessuali lo capiscono che esistono perché ci sono stati un uomo e una donna che li hanno fatti ?

fajoint ha detto...

...uhm...è la domanda più intelligente che mi è stata posta da quando sono nato ;)...complimenti, non me l'aspettavo, specialmente da un anonimo! Sai che molti omosessuali sono stati sposati con donne per diversi motivi? E che forse anche qualche tuo avo lo era? O credi che il mettere incinta una donna sia segno inequivocabile di eterosessualità?

Anonimo ha detto...

Beh allora il problema quale è ?
Si possono anche riconoscere i diritti degli omosessuali, ma se non cambia la mentalità generale non è che gli omosessuali vivranno meglio di adesso. Saranno sempre emarginati. Si tratta di qualcosa di incoscio che porta le persone ad averne paura
Poi faccio fatica a capire quali sono questi diritti tanto richiesti.
Infine, la Bibbia non si può nominare solo quando fa comodo e poi dimenticarla tutte le altre volte.

fajoint ha detto...

I diritti vanno alle coppie di fatto, io non faccio distinzioni perché ognuno vive la propria sessualità come meglio crede. Per quanto riguarda l'elenco dei diritti, è facilmente reperibile usando google.
Infine, io ho usato solo alcuni passi che riguardano Gesù, l'uomo più straordinariamente colmo d'amore di questo mondo, non credo che da lassù qualcuno si arrabbi ;)

Anonimo ha detto...

Se parli di coppie di fatto allora nel caso di un uomo e di una donna la legge non serve perché chi non si vuole sposare in Chiesa può farlo benissimo in comune godendo così di tutti i diritti.
Quindi la questione riguarda le coppie omosessuali e qualche altro caso particolare.

fajoint ha detto...

Ma perché dovrebbero sposarsi al comune se non vogliono sposarsi? Per come la poni, il rito civile, mi sembra una pratica assicurativa, quasi come stipulare una polizza, allora che senso ha? Io credo che anche chi sposa al comune lo faccia perchè lo sente e non perchè pensa che sposarsi lo agevoli ad avere certi diritti. Adelina Parrillo, covivente di Stefano Rolla, uno dei due civili morti a nassiriya, non ha gli stessi diritti a ricevere le indennità e i vari riconoscimenti che hanno avuto le altre donne colpite dalla tragedia di nassiriya? O deve sposare un morto, magari usando la formula chi tace acconsente. Io credo che tu come molti, sia troppo interessato alla vita sessuale degli altri. Ti fanno paura le coppie omosessuali, ma magari non sai che molti tuoi amici sono bisessuali, feticisti, sadici o masochisti, amanti del latex o del bondage o praticano allegramente lo scambio di coppia. E' offensivo per una coppia omosessuale ridurre tutto a questi termini, ma lo faccio solo x mostrarti un esempio di come i diritti di due persone che vivono assieme, prescindano dalle sfaccettature della sessualità che ognuno di noi ha!

Anonimo ha detto...

Io comunque intendevo dire semplicemente che se c'è una legge che ti permette di avere determinati diritti la si utilizza. Scusa, ma per le coppie etero che senso ha fare una nuova legge quando la legge c'è già.
La convivenza legalizzata non è come un matrimonio civile ?
Ci sarà qualche carta da firmare, sennò come faccio a dire che
convivo?


"...il rito civile, mi sembra una pratica assicurativa, quasi come stipulare una polizza..."

A proposito di quqnto tu dici, il matrimonio è a tutti gli effetti un contratto. E' sottointeso che alla sua base ci dovrebbe essere l'amore tra i due coniugi, però questo non lo può controllare nessuno. Il matrimonio in Chiesa è solo più suggestivo. Ci sono tante persone che si sposano in Chiesa e poi della religione non gliene frega nulla.

Io comunque non sono interessato alla vita sessuale degli altri. Guardo le cose dal punto di vista giuridico.
Anche all'interno dello stesso governo ci sono esponenti che da una parte vogliono i DICO e dall'altra poi hanno una repulsione per gli omosessuali (Mastella, Bindi, ecc.). Forse il fatto di inserire nei DICO anche le coppie di fatto etero permette loro di "ammorbidire" l'impatto della legge che sennò non sarebbe stata accettata da nessuno. La stanno facendo passare come una conquista di civiltà però i primi ad avere pregiudizi sugli omosessuali sono loro

fajoint ha detto...

:) adesso il tuo ragionamento è molto più onesto e lineare e posso dire di essere quasi d'accordo.
Per quanto rigurda matrimonio-convivenza, io non voglio sposarmi, ma se vivo assieme ad una persona e la amo e divido la mia vita con lei per un certo periodo di tempo, mi sembra giusto che certi diritti mi siano riconosciuti. Per quanto riguarda persone al governo che hanno repulsione verso gli omosessuali sono completamente d'accordo e mi vergogno di tanta incapacità di comprensione.
Forse hai in parte ragione anche per la "falsa conquista di civiltà", ma solo come attuazione politica, ti porto l'esempio di mio zio...convivente per 30 anni di una donna che aveva già due figli splendidi da una precedente relazione e che sono miei cugini veri e che si è sposato in comune dopo 30 anni di convivenza perché così sentivano di fare...prima, sarebbe stato ingiusto per lui, avere gli stessi diritti di un padre qualunque solo per non aver ufficializzato il rapporto? I pregiudizi sugli omosessuali, non hanno bandiera, anche se tra la destra forse la percentuale cresce. Io la ritengo una colpa comune che non è un mezzo gaudio, ma una constatazione di molteplice e gratuita intolleranza.
Leggevo proprio oggi, di una donna che dopo più di dieci anni di matrimonio e una bellissima bambina, scopriva il marito gay (anche lui non sapeva di esserlo)...era una donna comprensibilmente arrabbiata, ma non con il marito che per forza l'ha delusa profondamente, ma con il falso perbenismo che ci costringe ad ostentare e ad inventarci una finta felicità solo perchè conforme agli insegnamenti di religiosi o di arlecchini vestiti da politicanti.
Di materia giuridica so ben poco, non sono preparato per affrontare certi discorsi, io cerco di parlare di diritti universali che appartengono alla civiltà. Possono essere i diritti di libertà di espressione negati ai cubani, o i diritti di pubblica assistenza sanitaria “negati” agli americani. In questo caso, sono diritti da riconoscere a due persone che vivono assieme...ma è molto meglio che i diritti di convivenza vengano assegnati ad una coppia di omosessuali, piuttosto che formare due coppie di gay-lesbiche che si sposano solo per contratto.

Anonimo ha detto...

volevo contestare all'anonimo che il matrimonio non è affatto un contratto..il contratto è uno scambio, una controprestazione..è quasi una bestemmia dire che il matrimonio è un contratto..e te lo dice uno che ha studiato la legge.
Sono d'accordo con te sul fatto che per gli eterosessuali esiste una legge e non c'è bisogno di clonarne altre. Ma gli omosessuali perchè non dovrebbero avere la possibilità di consacrare il loro vincolo anche per questioni di tutela?
Perchè si contibua a bloccare il progresso sociale. La società sta cambiando e un paese che non vuole adeguarsi a questo è patetico.
Viva Zapatero!

Anonimo ha detto...

Io penso che sia giusto far sposare gli omosessuali in comune e riconoscergli i loro diritti.. ma estendere questi diritti a tutti quelli che convivono mi sembra ridicolo.. cmq ci saranno le carte da firmare al notaio per dimostrare la convivenza allora non fai prima a sposarti? alla fine è la stessa cosa solo che invece di chiamare la tua compagna moglie la chiami convivente!


†LuCiFuGo†

Anonimo ha detto...

Io penso che se invece di perder tempo a parlare di cazzate in questo paese si affrontassero argomenti un tantino più seri nn farebbe male a nessuno.Ma se vivi nel paese cattolico per eccellenza , San pietro ce lo abbiamo noi nn gli spagnoli o gli olandesi, che cazzo ti aspetti che possano far passare (anche se poi passera , perchè questo è il paese dei buffoni )un abominevolezza come i DICO.Per quanto stronzi possano essere preti vescovi e tutti gli altri, è un loro dovere tutelare i loro capisaldi, e poi con tutte le schifezze che hanno fatto questa è proprio la più frivola.
Abbiamo un parlamentare trans abbiamo una classe politica che ruba soldi da 300 anni so tutti vampiri,siamo classificati terzo mondo(AFRICA), nn si arriva a fine mese cn quei 2 soldi che si pijiano e a che stiamo a pensare:ma sti "FROCI" li facciamo sposare?
E' come se gli africani pensassero :" e che cazzo perchè nn ci vestiamo tutti dolce e gabbana!".

Tanto poi alla fine se è vera tutta l'introduzione che hai fatto l'importante è che c'è l'Amore.

Complimenti a tutti,il prossimo argomento sarà LE CROCCHETTE DI PATATE A MENSA.


ODIo la chiesa e pure i BIONDINI