domenica, febbraio 18, 2007

a lezione dal prof.

Nell’ultimo numero di Kaput, e sì lo so che c’abbiamo messo tanto a sfornarne un altro, ma di cose in questo periodo me ne sono capitate troppe e poi c’è stato il post Natale che da noi è sempre un po’ moscio per farti venire voglia di fare le cose e poi tanto lo sapete che Kaput ogni tanto le sue pause se le concede. Comunque dicevamo: nell’edizione natalizia della nostra fanzine, un po’ per par condicio e un po’ perché ci piace così abbiamo pubblicato un articolo e una vignetta con il chiaro intento di mettere un po’ di sale nella discussione politica paesana. Ora, chiarito subito a chi non lo ha ancora capito che il personaggio rappresentato dalla vignetta non era il Professor Tollis, bensì un po’ tutti quelli della sua lista che sono passati alla Margherita dopo aver sostenuto il bisogno e la necessità di stare lontano dai partiti, passiamo all’altro pomo della discordia, che era rappresentato dall’articolo firmato dal nostro enigmatico Barabba, in cui l’autore chiedeva un maggior impegno da parte degli esponenti dell’opposizione che siedono in consiglio comunale, rei, secondo lui, di immobilismo e di poca attività nel proprio ruolo di garante della democrazia. Bene, a seguito della distribuzione del giornale nei luoghi deputati alla vita sociale di Capistrello (sapete già di quali luoghi sto parlando immagino) il Professor Tollis ci ha cercati. Prima osservazione strettamente personale: stimo cento volte di più Tollis per averci cercato e per parlare con noi dell’articolo, che quei personaggi politici che ci elogiavano quando criticavamo la giunta De Meis e ora che sono nel Palazzo dicono che siamo dei casinari ecc. ecc. per non parlare poi di quelli che la fanzine la strappano fuori dai bar accecati dall’ignoranza. Insomma, Tollis ci ha cercato perché ha voluto intavolare con noi una discussione sull’argomento e noi gliene siamo grati perché in fondo Kaput lo facciamo per lanciare delle idee, dei messaggi, e se questi vengono raccolti per noi è una grande soddisfazione. Il Professore ci ha tenuto a dire che “l’immobilismo dell’opposizione è dovuto semplicemente al fatto che la maggioranza non sta ancora lavorando” (le dichiarazioni riportate sono di circa un mese fa ndr.) “tutti gli ultimi consigli sono stati solo tecnici, e si è lavorato solo al risanamento del bilancio, senza prendere altre decisioni”. Il prof. Ha ribadito che si sente partecipe del suo ruolo, quello di attento vigile affinché la maggioranza non prenda decisioni avventate che possano far male al paese, ma non può e non vuole promettere un’opposizione urlata “perché l’opposizione si fa sugli atti, con un impegno e uno studio analitico dei problemi” e a giudicare dal libro di gestione degli enti amministrativi che aveva sul tavolo pensiamo di potergli credere se dice che sta lavorando affinché tutto si svolga nel rispetto delle leggi. “Per evitare il ripetersi di errori che hanno già fatto del male al nostro paese” continua il Prof. “è importante essere vigili, e so già che quando ci sarà qualcosa che non va non mancherò di discuterne nelle sedi appropriate per poi tirare in ballo la popolazione. Quello che si prospetta è un futuro che potrebbe riservare antipatiche sorprese, soprattutto contro l’ambiente che ci circonda, unica ricchezza che ancora ci rimane, messo in pericolo da progetti faraonici di imprese che non hanno né capo né coda e che qualcuno dei nostri amministratori aveva già presi per buoni”. Ci lasciamo così, vedendo nero su bianco il progetto di una mega discarica pensata per Capistrello e fortunatamente mai realizzata (visto che qualcuno ha capito che se l’unico “esemplare” di questo tipo di discariche a base di prodotti chimici si trovava in Nigeria un motivo c’era) e con l’attenzione verso futuri colpi di testa che qualcuno potrebbe avere, magari pensando di distruggere la Regna… certo che però, alla fine, una citazione dall’uomo che con i suoi ciglioni ha intimorito centinaia di studenti capistrellani non poteva proprio mancare e allora, per noi e per voi, Bertol Brecht: “Sia lode al dubbio! Vi consiglio, salutate serenamente e con rispetto chi come moneta infida pesa la vostra parola! Vorrei che foste accorti, che non deste con troppa fiducia la vostra parola.” Seconda riflessione strettamente personale: non è un segreto che di errori, in passato, in questo paese ne sono stati fatti tanti. Se ancora oggi viviamo di difficoltà che sono le stesse di trenta, quaranta anni fa è anche a causa di un modo di pensare e di fare le cose vecchio e stantio. Per favore, cambiamo.

G79

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Si cambiamo,ma come?se abbiamo una mentalità cosi conservatrice, abbiamo una prudenza che rasenta la paura e che ci porta all'immobilismo totale.Giovani,meno govani, anziani, chi più chi meno hanno radicato dentro un pessimismo ed una rassegnazione che fà davvero paura. Secondo me dovuta al fatto che proprio niente è stato portato a termine e niente ha dato quel senso di vittoria che da all'animo la possibilità di pensare in positivo."cattedrali nel deserto"incompiute immagini devastanti di un paese che cade a pezzi, niente strutture ricettive ,per accogliere quei pochi turisti che casualmente s'imbattono da queste parti e che inevitabilmente non si fanno più rivedere.non parlo di chi qui ha casa o parenti,anche se da un pò latitano anch'essi, per varie problematiche legate ai servizi poco soddisfacenti ed atavici che attanagliano da anni questa "ridente cittadina".
Cambiamo,ma non consideriamo imprese "faraoniche"solo con pregiudizio,ma valutiamole per come sono, con obbiettività e in un contesto più ampio e globale.
L'ambiente che ci circonda è una ricchezza indiscutibile , è fonte di una chiara e sana serenità interiore, che ci proviene dal solo guardare dalle finestre di casa, lo spettacolo meraviglioso della natura che ci circonda,e che da sempre ci offre.
Tutto questo deve essere mantenuto, ma deve anche esserci una nuova visione di uno sviluppo sostenibile, di novità che portino dei benefici a questa popolazione, che da sempre è costretta ad emigrare a lavorare lontano dalle proprie famiglie, a vivere nel sacrificio,e passare la vita nella polvere delle gallerie.
Si cambiamo ed apriamoci a nuove prospettive, non arroccandoci nelle proprie convinzioni ma lasciando uno spiraglio a nuove possibilità che in questo periodo stanno venendo fuori,trovando la forza di rinunciare ad una parte di un qualcosa che ci è caro ,per avere ed essere in grado di migliorare ,se solo ci fosse un'opportunità e la possibilità, la qualità dlla vita di una comunità .In conclusione vorrei dire, se non vi ho scocciato troppo,che il cambiamento può avvenire, quando le persone di una comunità hanno la possibilità di effettuare una libera scelta e non essere costretti ad effettuarla.
Questo è il pensiero di PASQUINO.
A voi ...

wonder woman ha detto...

che bei graffiti che hanno fatto sulla sede del PRC,che bel paese..è proprio un bel paese di cambiamenti..si..si

Anonimo ha detto...

non credo che il misfatto alla sede del prc sia stato reso da chi ha politicamente una posizione di pensiero dichiaratamente contraria alla nostra, ma semplicemente da qualcuno che non sà e non ha il coraggio di esprimere una propria opinione alla luce del sole, dunque credo che sia opera di ragazzini,o almeno qualcuno che ha questa mentalità,cioè da bambini.

GpuntoS ha detto...

Non so cosa pensare. Insomma se è stato un attacco politico mirato mi sembra tanto ridicolo quanto penoso, ma ho paura anche solo ad immaginare che siano stati dei bambini... non dovrebbero insegnargli qualcos'altro a scuola? Comunque disgustato.

wonder woman ha detto...

sono sempre fantastici graffiti!..volevo apportare una modifica,al posto di figli della notte metterei figli di..
però è un parere personale.
Sta di fatto che hanno rovinato anche l'incisione che abbiamo fatto fare su quella lastra,è la cosa che rincresce di più anche perchè ci è costata un pochino.
Gli attacchi politici può farli chi di politica ci capisce qualche cazzo..ma penso che sia un atto vandalico e basta,siamo un pò ottimisti se pensiamo che queste persone che spero di non conoscere ne capiscono qualcosa..