Nell’ultimo numero di Kaput, e sì lo so che c’abbiamo messo tanto a sfornarne un altro, ma di cose in questo periodo me ne sono capitate troppe e poi c’è stato il post Natale che da noi è sempre un po’ moscio per farti venire voglia di fare le cose e poi tanto lo sapete che Kaput ogni tanto le sue pause se le concede. Comunque dicevamo: nell’edizione natalizia della nostra fanzine, un po’ per par condicio e un po’ perché ci piace così abbiamo pubblicato un articolo e una vignetta con il chiaro intento di mettere un po’ di sale nella discussione politica paesana. Ora, chiarito subito a chi non lo ha ancora capito che il personaggio rappresentato dalla vignetta non era il Professor Tollis, bensì un po’ tutti quelli della sua lista che sono passati alla Margherita dopo aver sostenuto il bisogno e la necessità di stare lontano dai partiti, passiamo all’altro pomo della discordia, che era rappresentato dall’articolo firmato dal nostro enigmatico Barabba, in cui l’autore chiedeva un maggior impegno da parte degli esponenti dell’opposizione che siedono in consiglio comunale, rei, secondo lui, di immobilismo e di poca attività nel proprio ruolo di garante della democrazia. Bene, a seguito della distribuzione del giornale nei luoghi deputati alla vita sociale di Capistrello (sapete già di quali luoghi sto parlando immagino) il Professor Tollis ci ha cercati. Prima osservazione strettamente personale: stimo cento volte di più Tollis per averci cercato e per parlare con noi dell’articolo, che quei personaggi politici che ci elogiavano quando criticavamo la giunta De Meis e ora che sono nel Palazzo dicono che siamo dei casinari ecc. ecc. per non parlare poi di quelli che la fanzine la strappano fuori dai bar accecati dall’ignoranza. Insomma, Tollis ci ha cercato perché ha voluto intavolare con noi una discussione sull’argomento e noi gliene siamo grati perché in fondo Kaput lo facciamo per lanciare delle idee, dei messaggi, e se questi vengono raccolti per noi è una grande soddisfazione. Il Professore ci ha tenuto a dire che “l’immobilismo dell’opposizione è dovuto semplicemente al fatto che la maggioranza non sta ancora lavorando” (le dichiarazioni riportate sono di circa un mese fa ndr.) “tutti gli ultimi consigli sono stati solo tecnici, e si è lavorato solo al risanamento del bilancio, senza prendere altre decisioni”. Il prof. Ha ribadito che si sente partecipe del suo ruolo, quello di attento vigile affinché la maggioranza non prenda decisioni avventate che possano far male al paese, ma non può e non vuole promettere un’opposizione urlata “perché l’opposizione si fa sugli atti, con un impegno e uno studio analitico dei problemi” e a giudicare dal libro di gestione degli enti amministrativi che aveva sul tavolo pensiamo di potergli credere se dice che sta lavorando affinché tutto si svolga nel rispetto delle leggi. “Per evitare il ripetersi di errori che hanno già fatto del male al nostro paese” continua il Prof. “è importante essere vigili, e so già che quando ci sarà qualcosa che non va non mancherò di discuterne nelle sedi appropriate per poi tirare in ballo la popolazione. Quello che si prospetta è un futuro che potrebbe riservare antipatiche sorprese, soprattutto contro l’ambiente che ci circonda, unica ricchezza che ancora ci rimane, messo in pericolo da progetti faraonici di imprese che non hanno né capo né coda e che qualcuno dei nostri amministratori aveva già presi per buoni”. Ci lasciamo così, vedendo nero su bianco il progetto di una mega discarica pensata per Capistrello e fortunatamente mai realizzata (visto che qualcuno ha capito che se l’unico “esemplare” di questo tipo di discariche a base di prodotti chimici si trovava in Nigeria un motivo c’era) e con l’attenzione verso futuri colpi di testa che qualcuno potrebbe avere, magari pensando di distruggere G79

